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Tra arte e artigianato: il mestiere del marmista

lavorazione del marmo


Abbiamo aperto le porte del nostro laboratorio artigianale per farti scoprire da vicino la lavorazione del marmo e come trasformiamo un blocco unico nel prodotto richiesto.

Che la pietra sia un materiale primordiale ce lo racconta la storia: accompagna l’uomo dalla notte dei tempi, trovando applicazione nei suoi progetti più svariati. Progetti di sopravvivenza, quando la usa per la costruzione di armi e utensili, progetti architettonici – dalle piramidi egizie ai templi greci – quando scopre come la pietra sia oltre che funzionale anche esteticamente gradevole. Fino a renderla protagonista del suo estro artistico: Michelangelo sceglie il marmo per creare un’opera iconica come il David.

Ad oggi rientra a pieno titolo nei progetti di design, dove dà sfoggio delle sue potenzialità in una visione moderna e contemporanea.

La sua bellezza naturale, unita a un approccio artigianale e a macchinari sempre più all’avanguardia, permettono un uso sempre più sartoriale (e cosciente) del marmo.

Per capire bene come funziona il mondo dell’artigianato occorre immergersi nel contesto produttivo, capirne modi e tempi e quali strumenti e figure sono coinvolte nella creazione di un pezzo.

Prima di aprire le porte del nostro laboratorio, facendoti conoscere i segreti della materia prima, vogliamo svelarti alcune curiosità molto interessanti.

Qual è il marmo più pregiato?

È difficile sceglierne solo uno, ma il Calacatta attualmente è uno dei marmi più pregiati. Si estrae dalle Alpi Apuane, si contraddistingue con le sue delicate venature grigie e dorate e con la sua compattezza e il suo fascino entra di diritto nel mondo del design.

A pari merito troviamo il marmo Bianco Statuario, con un colore bianco luminoso, attraversato da venature grigie che disegnano motivi particolari. Le sue trame sono tra le più ricercate anche nel mondo del gres porcellanato.

Come avviene l’estrazione del marmo?

L’estrazione del marmo avviene nelle cave o dalle montagne rocciose. Grazie al supporto di grosse attrezzature, il blocco selezionato si stacca con un’operazione di cavatura e taglio che genera un enorme masso. Le tecniche di estrazione sono varie, può essere utilizzata anche la dinamite, ma tutto questo varia in base alla tipologia di marmo e alle sue caratteristiche.

Dove si estrae il marmo in Italia?

I punti di estrazione in Italia sono tantissimi, tra quelli più famosi non possiamo non menzionare Carrara, Verona, Brescia e Tivoli. Nella nostra Puglia, ricordiamo Trani e Apricena.

Come è fatto il marmo di Carrara?

Il marmo di Carrara ha una composizione molto compatta, con un colore quasi bianco e una vena grigia. Non è il più duro tra i marmi, ma questa sua consistenza lo rende molto prestante e, al tempo stesso, ne agevola la lavorazione.

Che differenza c’è tra pietra e marmo?

Sono entrambi delle rocce, la pietra si differenzia dal marmo in quanto ha una superficie non propensa alla lucidatura.

E la differenza tra marmo e travertino?

La differenza principale sta nella struttura, in quanto il marmo si presenta in maniera compatta, mentre il travertino è contraddistinto da una superficie porosa.

Qual è più pregiato, il marmo o il granito?

Sicuramente, esistono tipologie di marmi più pregiate, che sono rappresentate da materiali autentici e unici nella colorazione e nella venatura.

Ora che abbiamo più informazioni, entriamo nello specifico e capiamo come avviene la lavorazione del marmo, quali sono gli strumenti per la lavorazione del marmo, quali step include un normale processo artigianale che parte da un blocco unico e si trasforma nel pezzo richiesto.

Scopriamoli insieme.

Se volessimo elencare tutti gli strumenti per la lavorazione del marmo, diremmo che si utilizzano frese per il taglio, lucidatrici per lavorare la superficie, lucida-coste per lavorare la costa e flessibili, scalpelli e altre piccole attrezzature per effettuare una molteplicità di lavorazioni. Ma vediamo nel dettaglio quelli che sono gli step operativi.

TAGLIO

Nella lavorazione del marmo, la fase del taglio è la prima e anche la più delicata. Una volta arrivate in laboratorio, le lastre vengono tagliate utilizzando frese a banco, che ci permettono di effettuare dei tagli estremamente definiti.

Possiamo farli utilizzando la fresa più innovativa, una macchina CNC che traduce le istruzioni digitali in movimenti precisi, permettendo a Manuel – che opera su questa linea – di intervenire direttamente e dare il via alla produzione.

Con questo tipo di macchina, il lavoro diventa più fluido e aumenta la produttività.

In alternativa abbiamo delle frese a ponte o banco, guidate da Daniele e Vincenzo, che anche se non sono le più longeve macchine da taglio che abbiamo, e neanche le più tecnologiche, restano comunque precise, affidabili e necessarie per alcune tipologie di lavorazioni.

Ora che le lastre hanno preso forma, in base alla richiesta ricevuta e al contesto di destinazione, sono pronte per essere sottoposte ai passaggi successivi.

LEVIGATURA

La levigatura del marmo avviene mediante pietre abrasive che, differenziandosi per grana, dalla più grossa alla più sottile, ci permettono di ottenere il lucido.

Se, invece, vogliamo un effetto più antichizzato ci serviamo di spazzole. Il mix di questi utensili ci permette di ottenere finiture personalizzate e autentiche. In questo processo, Daniele utilizza macchine automatiche e semiautomatiche, mentre in antichità tutto questo veniva fatto esclusivamente a mano.

RIFINITURA

Qui entrano in gioco cartine abrasive, dischi diamanti e la tecnica di Alessandro e Giuseppe. 

È il momento di effettuare la rifinitura della costa, smussare gli angoli per dare al marmo una sagoma precisa: la costa non è altro che il bordo del pezzo e quando è visibile, come per un davanzale o un caminetto, deve essere funzionale e gradevole.

In questa fase procediamo anche con eventuali incollaggi o assemblaggi e con tutte quelle rifiniture necessarie per decorare il prodotto.

CONTROLLO QUALITÀ

Il ciclo si conclude con il controllo qualità, momento in cui Giuseppe e Alessandro fanno gli ultimi ritocchi ed eliminano dalle lastre tutte le impurità e le imperfezioni residue, per ottenere superfici piacevoli al tatto. Così facendo, esaltano il colore, le venature e la bellezza naturale del marmo per riscattare tutto il suo valore.

Abbiamo un lavoro finito, esteticamente piacevole e strutturalmente solido, pronto per essere imballato e consegnato.

Ora che conosci tutti gli step operativi della lavorazione del marmo, ti lasciamo qui qualche approfondimento più tecnico, per aiutarti a comprende ancora meglio il nostro mondo.

Ti sarà capitato di vedere marmi con una superficie grezza e una trama molto fitta formata da tantissimi puntini. Bene, si chiama bocciardatura.

A cosa serve la bocciardatura?

È una tecnica di finitura delle superfici che serve a ottenere una texture ruvida e uniforme, aumentando il grip e nascondendo le venature della pietra.

Questa finitura è particolarmente utile per pavimentazioni e rivestimenti che necessitano di una maggiore resistenza allo scivolamento e di un aspetto visivamente omogeneo.

Se, invece, abbiamo a che fare con una pietra molto più dura del marmo

Come si lavora il granito?

A differenza del marmo, il granito è un materiale molto più duro e richiede per la lavorazione degli utensili adatti, con un diamante più duro e aggressivo.

La sua durezza, lo rende anche più costoso rispetto al marmo, proprio perché richiede una lavorazione più dispendiosa e impegnativa.

Ritorniamo sul marmo e affrontiamo un aspetto molto importante: la sua cura.

Come si tratta il marmo?

Essendo una pietra naturale ha bisogno di cura e manutenzione per preservare il suo aspetto nel tempo.

Ma, se il suo aspetto non è ottimo, come far tornare il marmo come nuovo?

Tramite la levigatura: questa è la tecnica che dona al marmo un aspetto nuovo, come quello originale. Se questo non è possibile, l’utilizzo di prodotti e cere specifiche possono aiutarci a ottenere degli ottimi risultati.

A questo punto, ci chiederai: come pulire il marmo senza rovinarlo?

Il marmo va pulito con prodotti neutri, prodotti specifici per marmo. Sono da evitare quelli acidi e più aggressivi.

Come abbiamo visto fino a qui, tutti gli step di lavorazione del marmo sono fondamentali e hanno una determinata resa che, oltre a valorizzarlo in quanto pietra naturale, valorizzano anche l’ambiente che lo ospita.

Nella scelta di un’azienda competente nella lavorazione e nell’installazione di marmi, graniti, travertini e altre pietre naturali, privilegia chi, oltre a una lunga esperienza, dà valore alla bellezza “fatta a mano”.

Nel nostro laboratorio, il marmo prende vita. La produzione avviene attraverso un processo artigianale che guarda alla tradizione e cammina al fianco della tecnologia, guidato da mani che sanno come muoversi per personalizzare il servizio.

C’è chi tutto questo lo chiama artigianato, chi arte. Se siamo diventati un punto di riferimento nella lavorazione del marmo e della pietra naturale in genere, lo dobbiamo alla cura: realizziamo ogni progetto su misura mettendoci dentro tutto quello che siamo, tecnica e cuore.