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INSTALLARE UN CAMINO IN ESTATE: TUTTO QUELLO CHE DEVI SAPERE

L’estate è appena iniziata. Che tu sia comodamente sdraiato/a in riva al mare o nel soggiorno di casa con l’aria fresca del condizionatore, ci starai sicuramente leggendo perché… tac! L’installazione del camino, quel lavoro che hai sempre rimandato, è lì che ti aspetta e ti ricorda che rimandare ancora una volta significa arrivare a novembre, quando il freddo inizierà a farsi sentire e il camino sarà ancora da sistemare.

Hai cliccato sul link per questo motivo, vero?

Ti invitiamo a fare un giochino d’immaginazione.

Pensa a quell’atmosfera calda e confortevole che solo il camino sa regalare e al piacevole scoppiettio del fuoco. Ti senti pervadere da una sensazione di benessere immediata? Bene.

A tutto questo aggiungici un design di grande impatto, che hai sempre sognato per quell’angolo di casa.

Ti stai chiedendo perché ancora non hai installato un nuovo camino in casa o perché stai rimandando la sua ristrutturazione? Giochino riuscito!

Questo è il periodo perfetto non solo per pensarci ma anche per agire!
Avviare un lavoro del genere richiede tempo e pazienza, parliamo di un intervento pur sempre invasivo. Ma, se ben studiato, progettato e programmato, può essere anche veloce e indolore!

Prima di addentrarci in questo argomento, da salentini doc, vogliamo partire da un assunto: in Salento il camino è nel 99% delle case. Pensa che, un tempo, era l’unica fonte di calore. Riscaldava (era così grande che potevi sedere dentro), cucinava, manteneva al caldo le pietanze e asciugava anche i vestiti.

Forte di questo passato, resta tuttora un complemento d’arredo imprescindibile nelle nostre case, è il fulcro della convivialità e rende subito l’ambiente familiare e confortevole. In più, è anche è ancora funzionale, perché riduce i costi annuali di riscaldamento.

In questo periodo, che i tempi di consegna e di lavorazione sono veloci e ridotti, puoi dedicarti alla fase di progettazione, partendo dal porti domande molto semplici alle quali abbiamo già risposto anche noi qui di seguito per aiutarti a fare il punto della situazione.

Nel considerare questo intervento, il primo step è capire se mettere un nuovo camino in casa o ristrutturare quello già esistente. Dipende essenzialmente dal suo stato attuale e dal tipo di intervento che intendi fare.

È prettamente estetico o solo funzionale? Deve rispettare entrambi i criteri? Deve occupare una nuova posizione all’interno della tua abitazione?

Stabilirlo in anticipo ti permetterà di agire in modo mirato.

Partiamo dalle basi: su quale tipologia di camino puntare. Quali sono i tipi di camino che si possono avere?

I camini si distinguono in:

  • camini o inserti a convenzione naturale – monoblocchi chiusi con il vetro che riscaldano esclusivamente per irraggiamento;
  • camini o inserti ventilati – monoblocchi chiusi con il vetro che riscaldano sia per irraggiamento che attraverso una ventola collegata a canalizzazioni che diffondono l’aria calda più velocemente e in più ambienti;
  • termocamini – monoblocchi chiusi con il vetro che, oltre a riscaldare per irraggiamento, riscaldano l’acqua dell’impianto domestico andando ad affiancare o sostituire del tutto i sistemi tradizionali e costosi dell’impianti a metano, GPL e gasolio.

Come scegliere il camino?

Per una scelta consapevole del camino ti consigliamo di affidarti a chi come noi è esperto del settore e, dopo un’attenta analisi, saprà consigliarti quello più adatto alle tue esigenze.

Se una struttura c’è già, come cambiare aspetto al camino?

Possiamo optare per un restiling prettamente estetico, apportando delle modifiche che si sposino con il contesto e lo spazio in cui si trova e valorizzarlo con un rivestimento che sia incline al tuo gusto e allo stile della tua casa.

Parliamo di combustione: quali materiali usare?
La legna, che si sposa con il camino tradizionale in un perfetto equilibrio tra estetica e funzionalità. Ma non è l’unico.

Il pellet rispetta l’ambiente, ha un alto potere calorifero e punta tutto sulla funzionalità. L’aspetto estetico è meno impattante o, per meglio dire, manca di quel senso emozionale e familiare tipico del camino. In compenso, le prestazioni sono ottime.

Quale tipo di camino scalda di più?

Tutti i camini di nuova generazione hanno un rendimento minimo dell’85%, ma è fondamentale individuare il camino più adatto alla nostra casa.

Cosa facciamo se hai un vecchio camino?
Abbiamo due strade da percorrere:

  1. eliminarlo e optare per una soluzione più performante e meno inquinante, installando una macchina di ultima generazione;
  2. scegliere un intervento meno invasivo con il montaggio di un inserto a pellet o a legna che permette di aumentare il rendimento, ottenendo un maggiore scambio di calore all’interno della casa. Inoltre, l’utilizzo di un combustibile a biomassa comporterà un contenimento dei costi e la possibilità di accedere agli incentivi del CONTO TERMICO 2.0.

Come trasformiamo un vecchio camino in un camino moderno?

Possiamo procedere inserendo un inserto con alti rendimenti, sfruttando l’incentivo del CONTO TERMICO 2.0. Possiamo anche intervenire sul rivestimento con l’utilizzo di materiali e lavorazioni tipiche dello stile moderno.

Come trasformiamo un vecchio camino aperto in uno chiuso?
Possiamo aggiungere un inserto, sia a legna sia a pellet: può essere un’ottima soluzione. Anche in questo caso, potrai usufruire degli incentivi del CONTO TERMICO 2.0.

Se volessi migliorare un camino a legna e sfruttare il calore del camino aperto?
L’efficienza di un camino aperto non è altissima: le sue prestazioni sono basse e il consumo di combustibile eccessivo. In questo caso, ti consigliamo di montare un inserto o meglio ancora sostituirlo con un nuovo caminetto per sfruttare al massimo il calore prodotto. La possibilità di accedere all’incentivo del CONTO TERMICO 2.0 può essere un importante aiuto.

Come funziona l’inserto camino a legna?
Funziona esattamente come un camino a legna tradizionale, ma ha in più una porta in vetro ceramico resistente alle alte temperature che, garantendo la chiusura della bocca del camino, consente un rallentamento della combustione della legna e, di conseguenza, un’emanazione maggiore di calore in casa.

Se vuoi cambiare tipologia… Come trasformiamo un camino in un termocamino? Smontiamo il vecchio camino e montiamo il termocamino, che andrà successivamente collegato con l’impianto di riscaldamento.

Nella progettazione o nel restauro di un camino dobbiamo tener conto anche dell’ambiente in cui si trova. Questo perché, alla tipologia di camino corrisponde proporzionalmente quella della dimensione da riscaldare.

Come deve essere la canna fumaria di un camino?
Deve essere costruita con materiali adatti e resistenti alle sollecitazioni meccaniche, tipo acciaio INOX 316L, poi rivestita con blocchi in cemento ed essere dotata di un comignolo che consenta la fuoriuscita di fumi con qualunque regime di venti, e impedisca la penetrazione di pioggia o neve.

Una volta stabili tutti questi parametri, avremo già progettato il tuo camino: ora, non ci resta che procedere con l’installazione.

Ci occuperemo della progettazione, del rivestimento e dell’installazione, studiando attentamente le tue esigenze e le peculiarità dell’ambiente da scaldare, per offrirti la tecnologia più adatta e un lavoro finale fatto su misura con un forte impatto estetico.

Certo, parliamo di… COSTI!

Quanto costa l’installazione di un camino?
Non possiamo stabilire un prezzo standard: dipende dalla tipologia di camino scelto, dal suo rivestimento e dalla sua finitura.

Quale camino costa meno?
Gli inserti, grazie al contributo dell’incentivo del CONTO TERMICO 2.0, possono essere più economici e meno invasivi a livello di installazione.

Quanto costa trasformare un camino in un termocamino?
E’ difficile stbilire un costo, in quanto variano a seconda del termocamino scelto e alla tipologia di installazione da effettuare.

Quanto si risparmia con il camino?
Il risparmio garantito da un camino chiuso è notevole: si calcolano percentuali di risparmio superiori al 50%!

Quanto costa installare una canna fumaria per camino?
Sono diversi i fattori che incidono sul prezzo di installazione di una canna fumaria:

  • tipologia di materiale utilizzato;
  • lunghezza della canna fumaria;
  • posizione della stessa (esterna od interna);
  • tipologia di abitazione (privata o condominio);
  • presenza o meno di coibentazione.

Abbiamo parlato di CONTO TERMICO 2.0: di che si tratta?

Il CONTO TERMICO 2.0 è un sistema di incentivi erogato dal GSE (Gestore Servizi Energetici), per promuovere l’efficienza energetica e l’uso di fonti rinnovabili per il riscaldamento e il raffrescamento.

Se hai un vecchio caminetto alimentato a biomassa, carbone, olio combustibile o gasolio, puoi sostituirlo con uno nuovo ad alta efficienza energetica, alimentato da fonti rinnovabili come termocamini a pellet, stufe e caldaie a pellet o con tecnologia policombustibile.

Il CONTO TERMICO 2.0 copre fino al 65% dei costi sostenuti per la sostituzione di un generatore di calore.

Hai un camino nuovo di zecca? Coprilo in estate! Puliscilo e copri l’uscita della canna fumaria per impedire la formazione di nidi o altro. Prima della stagione invernale, ricordati di fare una pulizia generale di camino e canna per prepararlo all’accensione.

Consiglio finale? Non rimandare più. Concorda un appuntamento nel nostro showroom: ti aiuteremo a progettare il camino che hai sempre desiderato. Mancano solo 176 giorni all’inizio dell’inverno!