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Le differenze tra marmo e granito

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Il marmo e il granito sono due pietre naturali di raffinata bellezza. Il marmo elegante e brillante, e il granito forte e energico. La scelta tra i due è molto difficile, ma non impossibile. Basta solo conoscerli un po’ per imparare ad amarli e a sfruttare al meglio le caratteristiche di entrambi.

Il marmo è composto prevalentemente da carbonato di calcio, detto anche carbonato, il granito è prevalentemente composto da ossido di silicio, anche detto silicato. Le caratteristiche chimico-fisiche di queste due pietre naturali sono quindi molto diverse, per questo motivo anche i campi di applicazione cambiano. Di seguito vediamo quali sono le differenze tra marmo e granito.

Caratteristiche del marmo e del granito

Il marmo ha una natura calcarea, non ha una durezza elevata, circa 3-4 nella scala di Mohs, grazie a questa sua caratteristica si riesce a lavorare e a lucidare facilmente. Le colorazioni e le venature caratteristiche sono date dalla presenza di altre sostanze durante la sua formazione. Di contro il marmo è facilmente attaccabile dagli acidi anche leggeri come succo di limone e aceto. Il granito ha una natura silicea, ha una buona durezza, circa 6-7 nella scala di Mohs, questa sua caratteristica lo rende difficile da lavorare e da lucidare. La sua struttura granulare e compatta assume diverse colorazioni in base agli agenti pigmentanti contenuti al suo interno, non reagisce a contatto con gli acidi anche se forti come l’acido cloridrico.

Come distinguerle

Il modo migliore per distinguere il marmo dal granito è sicuramente quello visivo. Il marmo è una roccia metamorfica, in pratica è nata con un processo di trasformazione dato dalla temperatura e dalla pressione, quindi alla nostra vista appare come una superficie omogenea, con bellissime venature da sottili a medie. Il granito si forma dal raffreddamento della lava, quindi è un materiale granuloso, con grana medio grossa e con la presenza di microcristalli. Anche l’etimologia può aiutarci a distinguerle, infatti marmo deriva da màrmaros, ovvero pietra splendente, il granito da granum cioè grano. Ma se si ha bisogno di una prova infallibile, basta metterne un pezzetto nell’acido cloridrico, se non c’è reazione è granito, se invece si sviluppano bollicine di gas è marmo.

Manutenzione marmo e granito

Come abbiamo visto il marmo e il granito sono due materiali preziosi in grado di dare a qualunque abitazione un tocco di eleganza, ma come fare per farli restare come nuovi nel tempo? La manutenzione è molto importante. Per quanto riguarda la cura quotidiana, sarà sufficiente lavare le superfici con un sapone neutro dopo aver rimosso le impurità, nel caso del pavimento con un aspirapolvere, quindi risciacquare con un panno morbido facendo molta attenzione a non lasciare residui di sapone. Il sapone neutro oltre a pulire il marmo e il granito dona lucentezza alle superfici senza danneggiarle. Per la manutenzione straordinaria, da seguire una o due volte l’anno, ci sono dei prodotti lucidanti che agendo in superficie asportano la parte danneggiata ridando lucentezza. Esistono inoltre dei trattamenti in grado di ridare il vecchio splendore anche alle superfici più danneggiate detti levigatura e lucidatura. Questi interventi sono diversi in base a cosa abbiamo deciso di posare, per il marmo si tratta di un processo chimico a basa di acidi, mentre per il granito il processo è meccanico, con abrasivi inizialmente a grana grossa e poi sempre più fine. Sarà necessario ri-sigillare con prodotti specifici per ridare alle superfici le loro caratteristiche iniziali.